DENTOSOFIA e POSTURA binomio imprescindibile

Negli anni ’50 del secolo scorso i professori francesi Besombes e Soulet idearono un dispositivo mobile funzionale allo scopo di mantenere i risultati fino a quel momento ottenuti con le classiche apparecchiature fisse che rimossero alla fine dell’anno scolastico, con l’intenzione di riprendere la terapia fissa dopo la pausa estiva. Questo dispositivo era di fatto un apparecchio ortopedico funzionale denominato “attivatore a doccia Soulet-Besombes”.  Al rientro dalle vacanze estive i professori,  non solo videro che non vi erano stati peggioramenti, in alcuni pazienti la precedente situazione occlusale era addirittura migliorata ma era migliorata anche la postura.

Nello stesso periodo storico, in Spagna, il professor Planas studia e realizza una “placca a piste” che, unitamente alle sue teorie sui fattori che influenzano l’equilibrio del cavo orale, costituiranno i fondamenti delle sue leggi di riabilitazione neuro-occlusale (RNO)

Da noi si utilizzano dispositivi che sono l’evoluzione di quelli della “dentosofia” delle origini, dispositivi che possiamo definire “mio-funzionali” e riequilibratori.

Ma cosa si intende per POSTURA ?

La POSTURA è :

L’insieme dei rapporti esistenti tra le varie del corpo con l’intero organismo rispetto all’ambiente

POSTURA ed EQUILIBRIO

Il fine della postura è il mantenimento dell’equilibrio ovvero il rapporto ottimale tra il soggetto e l’ambiente circostante cioè quella condizione in cui la persona assume una serie di posture ideali rispetto alla situazione ambientale in quel determinato momento e per i programmi motori previsti.

POSTURA CORRETTA

La postura corretta è quella che consente la massima economia energetica, il miglior confort e la massima efficacia garantendo i rapporti intersegmentari ideali con oscillazioni ridotte.

 

IL SISTEMA STOMATOGNATICO

E’composto da:

  • ossa craniche
  • mandibola
  • denti
  • articolazione temporo-mandibolare (atm)
  • osso ioide
  • muscoli
  • legamenti
  • vasi sanguigni e linfatici
  • nervi
  • tessuti molli della testa

Il sistema stomatognatico comunica con il resto del corpo tramite la colonna vertebrale e la dura madre che trasmette i movimenti all’osso sacro.

La dura madre è una delle meningi, membrane intracraniche a tensione specifica che avvolgono il nostro sistema nervoso dal cervello al sacro, proteggendolo.

Lo strato esterno della dura madre aderisce a tutte le ossa del cranio, rappresentando così un mezzo di unione importantissimo. Questa meninge, passando attraverso il foro occipitale, decorre lungo tutto il midollo spinale fino al sacro. A livello cranico forma delle pieghe che costituiscono dei setti : la falce cerebrale, il tentorio e la falce del cervelletto. Sutherland (1873-1954) sviluppò il concetto aggiuntivo di “Meccanismo Respiratorio Primario” (M.R.P.) che  consiste in micromovimenti di circa 0,2-0,4 mm, che forniscono all’insieme una coordinazione. E’ stato definito “primario” perchè compare durante le prime settimane di vita intrauterina durante la quale permette lo sviluppo e la crescita della massa cerebrale, permane poi per tutta la vita determinando movimenti di flessione-estensione ritmici.

Il M.R.P. avviene in due tempi:

  • tempo inspiratorio durante il quale le strutture impari (il sacro, l’occipite, l’etmoide, lo sfenoide e il vomere) compiono uno piccolo spostamento in flessione mentre le strutture pari (temporali, parietali, frontali, parti laterali dell’etmoide, processi pterigoidei e grandi ali dello sfenoide, zigomatici, mascellari superiori e inferiori, ossa palatine, lacrimali, nasali) vanno in rotazione esterna;
  • tempo espiratorio durante il quale le strutture tornano nella posizione di partenza.

Ogni struttura pari si sposterà attraverso un movimento combinato nei tre piani dello spazio con una componente maggiore nel tragitto in uno dei tre piani, questa combinazione potrà variare da una persona all’altra e all’interno dello stesso soggetto a seconda degli stress o dei traumi subiti.

Il Ritmo Respiratorio Primario ha una frequenza compresa tra 10 e 14 al minuto e può avvenire o meno in sincronia con la respirazione costale (che di solito ha una frequenza maggiore).

L’osteopatia, quindi, ci aiuta a comprendere il funzionamento del nostro sistema “cranio-sacrale” che può, com’è facile comprendere, essere disarmonico se i vari equilibri tra le strutture non sono perfettamente stabili. Ovviamente questa “perfetta stabilità” è quasi impossibile da raggiungere in natura, generalmente il migliore risultato sarà un benessere ottenuto dal migliore compenso che il corpo troverà.

Noi agiamo proprio in questi ambiti : fornendo al cranio le giuste informazioni funzionali, la struttura eventualmente deficitaria  o condizionante negativamente la crescita piuttosto che la funzione di un determinato distretto, riprenderà a crescere correttamente o a lavorare meglio in sinergia con le parti alle quali è collegata.

La postura verrà a sua volta influenzata attraverso le catene muscolari.

I muscoli deputati al controllo della postura rappresentano un insieme funzionale che va a costituire delle catene muscolari che convergono a livello dei cingoli scapolare, pelvico e del piede che rappresentano dei sistemi tampone.

MUSCOLI del SISTEMA STOMATOGNATICO

CONGIUNZIONE TRA LE CATENE MUSCOLARI ANTERIORE E POSTERIORE

Le strette relazioni esistenti tra i vari componenti del sistema mandibola-cranio-sacro fanno si che una qualsiasi alterazione insorta in un qualunque punto del sistema possa diffondersi alle altre parti del sistema in senso ASCENDENTE o DISCENDENTE.

Saranno le sindromi DISCENDENTI a costituire l’insieme delle problematiche che, a partenza dal sistema stomatognatico, si diffondono verso il basso coinvolgendo il cingolo pelvico e, quindi, l’appoggio plantare.

E’ quindi fondamentale fare una diagnosi accurata della postura del paziente, raccogliendo molte informazioni che partono dalla nascita al momento presente. I traumi o comunque gli eventi che possono aver influito sul sistema vanno tenuti in considerazione per avere una buona visione della storia della persona.

OCCLUSIONE e POSTURA

Ormai sappiamo come funzionano i movimenti tra le varie ossa craniche grazie alle loro suture, abbiamo visto poco sopra che attraverso la dura madre e il movimento respiratorio primario questi movimenti avvengono in concerto con il sistema cranio-sacrale seguendo delle traiettorie che sono state negli ultimi anni riassunte e caratterizzate. Il mascellare superiore e la mandibola fanno parte del cranio e anche loro sono implicate nelle meccaniche esistenti tra le varie ossa craniche. L’articolazione temporo-mandibolare- ATM è una zona altamente specializzata del sistema cranio-sacrale che svolge un ruolo fondamentale nel mantenimento della stazione eretta, nella regolazione della posizione della testa rispetto all’asse rachideo.

Partecipa al compimento di funzioni fondamentali quali la masticazione, la deglutizione e la fonazione che hanno ovvie ripercussioni sull’intero sistema.

Abbiamo accennato alle catene muscolari e alle sindromi ascendenti e discendenti.

E’ il sistema nervoso centrale – S.N.C. che elabora tutte le informazioni in entrata dai vari recettori e che troverà il miglior compenso per l’organismo a seconda delle informazioni ricevute. Quando ci sono degli squilibri è chiaro che si dovranno innanzitutto identificare, fornire le corrette informazioni al corpo per poterli diminuire o annullarli, sempre tenendo presente che siamo in un sistema non-lineare, cioè che non funziona con un rapporto diretto tra causa ed effetto. Il nostro organismo è un sistema complesso nel quale il S.N.C. attuerà delle modifiche a livello delle catene muscolari per ovviare ad un determinato squilibrio e mantenere comunque una postura accettabile e compensata, le catene muscolari a loro volta modificheranno l’atteggiamento dei rispettivi segmenti corporei che, tutti insieme, determineranno come risultato finale la postura della persona.

I dispositivi mio-funzionali che usiamo sono ideati e costruiti tenendo conto di tutti questi fattori e agiscono fornendo al sistema le corrette informazioni (ad es. respirazione efficace, deglutizione e postura corretta della lingua anche in fonazione, stimoli appropriati al sistema cranio-sacrale e al S.N.C.) perchè vi sia uno sviluppo armonico, nel caso di bambini in crescita, o un miglioramento sia occlusale che posturale della persona adulta. Modificare l’occlusione e fornire alla mandibola una posizione più equilibrata, è fondamentale per portare maggior stabilità e benessere a tutto il sistema, in assenza delle quali possono insorgere svariate patologie tra cui vertigini e acufeni.